Street Art, Ruin Pub, il cuore "ebraico" di Budapest

Indubbiamente è stato il quartiere che più mi è piaciuto della città, stiamo parlando del ghetto ebraico, detto Erzsébetvàros.
Questa zona della città è ricca di storia e posti da visitare, noi purtroppo con il poco tempo a disposizione non siamo riusciti a vedere proprio tutto.
Punto di riferimento della comunità ebraica è sicuramente la grande Sinagoga dove assolutamente vi consigliamo di andare, noi ci siamo stati, e ve ne parliamo più dettagliatamente qui (https://princesstravelblog.blogspot.com/2018/01/sinagoga-grande-di-budapest-nagy.html).
Nelle immediate vicinanze inizierete a trovare vari Ruin Pub , vengono così chiamati dei caratteristici locali di questa zona, sono vecchi palazzi dismessi , recuperati ed utilizzati appunto come pub, l'originalità sta nell'arredo, completamente formato da materiali di recupero (vedendo altre vetrine di negozi in giro per la città devo dire che hanno la fissa per "il recupero").
Il più famoso ,suggerito nella rete e nelle guide è lo Szimpla kert.
Ecco purtroppo noi non siamo riusciti ad entrare ,perché il 31 Dicembre era chiuso, ma dovete assolutamente andarci, ancora ci mangiamo i gomiti noi!
In compenso prima del volo di ritorno, abbiamo fatto un salto da Puder Pub che si trovava proprio vicino al nostro Ibis Hotel.
Locale sempre a tema "recupero", dove è possibile mangiare e bere a prezzi nella norma.


 Consigliamo assolutamente la visita.
Altra cosa che abbiamo scoperto col senno di poi è che questa è anche la zona della street art , noi abbiamo solo "incontrato" 2 murales.
Uno dovrebbe rappresentare il famoso cubo di rubik (il cui inventore vive tutt'ora sulle colline di Buda, sembra).
L'altro rappresenta la roboante vittoria della nazionale di calcio ungherese nel 1953 nei confronti dell'Inghilterra in casa loro nel leggendario stadio di Wembley per 6 a 3, la vittoria passò alla storia poiché fino ad allora l'Inghilterra aveva perso una sola volta nel proprio stadio nel 1949, anche se non fu certo una sorpresa per certi versi , perchè l'Ungheria di quei tempi era una potenza mondiale, non a caso soprannominata squadra d'oro. 

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