Paesi abbandonati: Faraone antico (Abruzzo)


Gira che ti rigira, fermi non riusciamo proprio a stare, ci manca l'aria, ormai il tempo che trascorriamo a casa, lo consideriamo un intervallo di tempo tra un viaggio e l'altro, così finisce che spesso ci annoiamo e allora ci mettiamo alla ricerca sul web di nuovi posti dove curiosare.
Per carità, la domenica è bello riposarsi, ma ci snerva poltrire sul divano...
Quale posto migliore, per “allenarsi“ nella fotografia, di un bel borgo abbandonato??!!!
Sì perchè girovagando nel web, ci siamo imbattuti in questo sito www.paesifantasma.it , che ha subito attirato la nostra attenzione.
La scena è stata:
- Stefano: Ti va di vedere un paese abbandonato?
- Michela: Andiamo! (già vestita, truccata e posizionata all'uscio!)
Ci dirigiamo verso l'Abruzzo, per la precisione in una frazione di Sant'Egidio alla Vibrata, in provincia di Teramo.
Il paese abbandonato prende il nome di "Faraone Antico" o "Faraone Vecchio".
Per arrivare in questa piccola location, è necessario percorrere una stretta stradina bianca.
Vi consigliamo di lasciare l'auto, in una rientranza ad una ventina di metri dall'ingresso al paese antico.
Devo ammettere che ad ogni passo che facevo (Michela), mi emozionavo sempre di più.
Probabilmente perchè non ne avevo mai avuto notizia da altri, e mi sembrava di fare una "grossa scoperta".
Il bello è che eravamo solo noi due, quindi altro punto a favore!
Sicuramente l'ingresso al paese è d'impatto. La porta meridionale è un arco in mattoni di recente restauro.


Una volta oltrepassato l'arco, vi troverete di fronte la "Chiesa di Santa Maria della Misericordia".

La storia racconta che "Faraone Antico" fu un possedimento di varie famiglie nobili, la più famosa fu quella dei Ranalli che governarono il territorio fino al 1950, anno del terremoto.


Lo spostamento dei residenti fu necessario per diverse motivazioni, la prima fra tutte fu sicuramente il terremoto, la seconda fu per il movimento franoso che rendeva le ultime abitazioni "in piedi" inagibili anch'esse, e terzo per lo sviluppo del territorio verso la costa.


Proprio perchè inagibili, abbiamo evitato di addentrarci nelle abitazioni, e ci siamo accontentati di fotografare semplicemente l'esterno, lasciato leggermente al degrado.


Erba altissima, e siamo stati "mangiati vivi" da zanzare e non so quali altri insetti, in quanto dopo 10 giorni avevo ancora le ferite su tutto il corpo.
Girovagando sulle geolocalizzazioni su Instagram, ho notato che qualche impavido ha avuto coraggio di entrare in queste case mezze crollate...ma io lo sconsiglio, in quanto nelle case mancano parti importanti di pavimentazione.
Noi ci siamo divertiti, pur se la visita non è stata approfondita.
Come al solito, tutte le foto saranno condivise sui nostri social!










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