Visita ad Auschwitz e Birkenau


Un nostro desiderio, ancora prima di partire, era quello di visitare il campo di concentramento di Auschwitz, e quello di sterminio di Birkenau.
L'ingresso per entrambe, è gratuito ma senza guida. Ed inoltre è necessario prenotare i biglietti sul sito, e recarsi alla biglietteria per il ritiro.
Per noi, era troppo complicato arrivare da Cracovia a Oswiecim con i mezzi pubblici; in quanto le coincidenze erano a troppe ore di distanza, ed avevamo paura di perderle.
Quindi abbiamo deciso di "chiudere gli occhi", e spendere.
Noi abbiamo evitato tutte le code, ed abbiamo solo fatto un po' di fila per i controlli di routine.
Abbiamo comprato online un tour, con Krakow Tour, ed abbiamo speso sulle 35 euro a testa.
Il biglietto comprendeva: filmato a bordo dell'autobus, ingresso con guida ad Auschwitz e Birkenau, e logicamente trasporto di andata a ritorno.
Parliamo di quasi 3 ore di viaggio tra andata e ritorno.
Il filmato, era una "sorta di preparazione" a ciò che avremo visto.
Preparazione nettamente pesante, di mattina alle 8. Un filmato raccapricciante, ma estremamente significativo.
La premessa, che a me sembrava inutile anche dirlo, è stata: "Yes photo, No Selfie".
Ricordatevi bene questo passaggio, che lo riprenderò a fine articolo!
Il viaggio è stato estremamente comodo, più che altro...
Tour in inglese, perchè in italiano i posti sono limitati e finiscono subito; e si tratta di un tour de force!
Per me, è stato complicato osservare, sentire e capire la guida e stare al suo passo.
Metà delle cose non le abbiamo neanche viste!
Quindi, a parer mio, se tornassi indietro: NO GUIDA.
Non riesci a scattare una foto, non riesci ad entrare con il "cuore", non riesci ad entrare con i sentimenti.
Non so se sono riuscita a spiegarmi...
Per quanto riguarda la visita ad Auschwitz, non tutti i "casotti" sono visitabili, ma bensì solo alcuni.
Visiterete l'infermeria, dove avvenivano le visite mediche, i primi dormitori (con la paglia a terra), le prigioni, le docce ed i forni.


E' possibile fotografare tutto, tranne la stanza dove sono conservati i capelli, in quanto si vuole preservare la dignità dell'uomo. Ed inoltre non si può parlare nelle prigioni, sempre per rispetto alle perdite umane.
In alcuni stabili sono conservati tutti gli oggetti, di cui sono stati privati appena arrivati.
Sarà possibile vedere un ammasso di occhiali, oggetti per la cura personale, tazzine ecc...


Una stanza dedicata alle valigie, una stanza immensa dedicata alle scarpe, una dedicata alle protesi, ma quella dei capelli è veramente allucinante.


Ammetto di aver avuto la pelle d'oca, mentre guardavo quell'ammasso di capelli alto più di due metri.
Qua e là, lunghe trecce castano chiaro... Ho i brividi solo a ricordare!
E poi, ancora qualcuno ha il coraggio di dire che ciò non è mai avvenuto!


Mi sembra che prove tangibili, testimonianze e filmati ci sono; ma voglio evitare la polemica in merito a ciò che più di scandaloso e barbarico sia mai successo nella storia.
Dopo aver terminato la visita ad Auschwitz, ci siamo spostati con l'autobus verso Birkenau, non molto distante.
Appena scesi, abbiamo visto questo macigno di mattoni, tagliato esattamente al centro da un binario.


Era un giorno freddissimo, e nevicava, ed il pensiero era sempre e solo uno: "noi di certo, non dobbiamo lamentarci!".
Entrati, la desolazione era disarmante.
Qualsiasi descrizione a parole, è totalmente inutile o comunque insignificante rispetto alle immagini.
Una carrozza sui binari, con delle rose rosse, in mezzo al nulla cosmico.


Già mi ero stranita dalle risate di vari gruppetti sparsi in qua e là per il campo, rabbia aumentata nel momento in cui ho visto un coglione steso sui binari, e la mamma che gli scattava la foto sorridente, amplificata ancora di più quando la deficiente della madre si è messa in posa con il figlio, aumentata ancora di più dalla corsa sfrenata della guida...sono uscita da lì che ero un fascio di nervi!
E come il papa, ho maltrattato un'asiatica. Adesso sorrido per la mia sclerata, ma in quel momento ero una iena!
Stavo scattando una foto al binario, e non a me stessa sul binario; mi arriva questa tizia e mi fa: "Sorry, can I have a picture?", con la faccia sorridente.
Penso di avergliene dette talmente tante, e sottolineo che ho sclerato in italiano, che la tipa alla fine mi ha chiesto scusa.
Ma io mi domando e dico, ma fa la foto al posto e mostrala ad amici e parenti, ed esponi ciò che si prova.
Ma il tuo viso, su uno scenario simile...è insensato, e di cattivo gusto.
Scusate se oltre alle indicazioni, ho dato la mia opinione...ma era impossibile per me, essere neutrale.

Concludo dicendo che, è una visita che ti cambiala visione della vita.
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